Entertainment by Enrico Menduni

Entertainment by Enrico Menduni

autore:Enrico Menduni [Menduni, Enrico]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Musica e spettacolo, Farsi un'idea
editore: il Mulino
pubblicato: 2013-02-14T23:00:00+00:00


Disney

Nel dopoguerra Walt Disney è un affermatissimo artista e imprenditore del cinema, specializzato nel cinema di animazione. Ha già vinto 14 Oscar, e ha creato il personaggio di Topolino. La sua è una tipica storia americana, opportunamente romanzata: venuto su dal nulla, ha cominciato impiegandosi in pubblicità a Kansas City, si è poi trasferito in California senza nemmeno i soldi per tornare indietro se avesse fallito. Dopo alterne fortune, nel 1928, crea il personaggio antropomorfo di Topolino (Mickey Mouse), che in quello stesso anno diventa protagonista di un cartone animato sonoro, che incontrerà un grande successo. Inizia una stagione di cortometraggi animati, dal 1932 a colori, e dal 1937 inaugura con Biancaneve e i sette nani una serie ininterrotta di lungometraggi che tutti abbiamo visto. I suoi film sono diffusi nel mondo e riproposti ogni sei-sette anni per incontrare una nuova generazione di spettatori, mentre Topolino e gli altri personaggi compaiono in strisce a fumetti, albi, oggetti e giocattoli. Con Fantasia (1940) ha realizzato l’incontro forse più convincente tra la musica e le immagini, mobilitando Topolino e una schiera di animali antropomorfi: struzzi, elefantesse, alligatori.

Dal 1950 sbarca in televisione e dal 1955 lancia una trasmissione settimanale, Disney’s Mickey Club (il Club di Topolino), in cui i cartoni animati e i telefilm della casa sono presentati in un clima di appartenenza a una tribù di ragazzi e di personaggi di cartone. Disney’s Mickey Club mette in evidenza già nel titolo il gruppo dei coetanei (peers group) che è un importante punto di riferimento per il bambino. I membri del club portano un berretto di pelliccia con la coda (un oggetto oggi inconcepibile), lo stesso indossato dal protagonista nel western Disney Le avventure di Davy Crockett allora in programmazione. Dal 1982 il club e tutti i programmi, animati e non, tra cui le serie di Zorro, verranno trasferiti su un nuovo canale a pagamento per l’infanzia, il Disney Channel.

Intanto, negli anni Cinquanta, il fratello di Walt, Roy, fa campagna per il generale Eisenhower, che diventerà presidente (repubblicano) degli Usa nel 1953. I simboli dei partiti americani sono animali antropomorfi (un asinello per i democratici, un elefantino per i repubblicani): perfetti per i cartoni animati. Roy realizza – con personale Disney – un prezioso cartoon di propaganda elettorale, dove si canta lo slogan vincente I like Ike, che piacerà molto a Roman Jakobson e a Umberto Eco.

Nel 1955 apre in California Disneyland, il primo parco a tema per le famiglie in cui s’incontrano i personaggi Disney in carne ed ossa (figuranti in costume), giochi, attrazioni, ristoranti e rinfreschi, e una serie di ambientazioni di film della ditta, cominciando con il castello neomedievale della Bella addormentata. L’azzardo di mostrare personaggi di cui è nota la natura di eroi di cartone sarà vincente: il successo è grande. Disneyland diventa uno dei nuovi luoghi cui solo la mobilità individuale, garantita dall’automobile, consente di esistere. Luogo dove far divertire in modo sicuro i bambini senza annoiare troppo gli adulti, rappresenta un enorme specchio in cui l’immagine della produzione Disney veniva moltiplicata all’infinito.



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